Cosa è la Transizione

Cosa è il movimento delle Transition Town

Il movimento delle Città in Transizione nasce a Totnes (UK) nel 2005 dalle idee di Rob Hopkins. L’obiettivo del progetto è quello di preparare le comunità locali ad affrontare la doppia sfida costituita dal sommarsi degli effetti ambientali derivanti dal riscaldamento globale del pianeta e quelli economici-tecnologici derivanti dal picco del petrolio.

Diffusione del movimento

A partire dal 2005 in Gran Bretagna sono molto aumentate le città, piccole e grandi, che hanno aderito al movimento della transizione.  Il movimento è attualmente in rapida crescita e conta comunità affiliate in molte parti del mondo: Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda. Anche in Italia cominciano a formarsi gruppi per la Transizione. In Emilia in particolare troviamo gruppi a Roma, Firenze, Cagliari, Bari e in altre decine di città e cittadine. Vicino a noi troviamo gruppi formati o in via di formazione a Bologna, S. Lazzaro, Granarolo, Casalecchio, e Monteveglio dove  l’Associazione “Monteveglio Città di Transizione” ha proposto e ottenuto un impegno formale da parte dell’amministrazione comunale per operare verso la Transizione.

Il picco del petrolio

La teoria del picco del petrolio viene enunciata alla fine degli anni ’50 dal geofisico americano M. K. Hubbert. In base ai dati forniti dalle serie storiche  Hubbert definì che dopo una crescita regolare dell’estrazione e consumo di petrolio si sarebbe arrivati ad un massimo. Poi in modo rapido sarebbe iniziata un sempre più rapido calo dell’offerta in rapporto ad una richiesta sempre crescente.  Le guerre in medio-oriente, il recente disastro ambientale nel golfo del Messico, le sempre più frequenti crisi economiche stanno direttamente o indirettamente confermando quanto previsto da Hubbert. Recenti stime attendibili stimano che tale picco sia già stato raggiunto o comunque si raggiungerà entro un numero di anni molto limitato.

Comunque accadrà. E questo comporterà inevitabilmente grosse trasformazioni in tutti i nostri stili di vita così voraci di energia.

I cambiamenti climatici

A tutti è noto che i mutamenti climatici sono le variazioni a livello globale del clima della Terra che sono imputati principalmente all’effetto serra dovuto all’aumento dell’anidride carbonica presente in atmosfera.

La nostra terra ha visto numerosi e poderosi cambiamenti climatici. Quelli che possiamo registrare ora però sono molto rapidi e la comunità scientifica è quasi totalmente concorde nell’attribuirli all’azione dell’uomo. Una società vorace di energie provoca ingenti immissioni di CO2.  La recente alluvione in Pakistan ha provocato più danni del terremoto a Tahiti e dello Tsunami nell’oceano indiano. Questa terribile tragedia, quasi dimenticata dai mass-media, è sicuramente correlabile agli effetti devastanti dei cambiamenti climatici.

Affrontare i cambiamenti che ci attendono

In questo quadro inquietante vediamo già forti segnali dalla natura e dal mondo economico che ci indicano con chiarezza che il nostro attuale stile di vita basato sullo spreco energetico e delle risorse dovrà presto confrontarsi con grandi cambiamenti. Abbiamo la possibilità di continuare a far finta di niente, oppure possiamo cominciare  a prendere coscienza di questi problemi per iniziare un percorso di graduale e progressivo cambiamento del nostro stile di vita per passare dalla dipendenza del petrolio alla forza delle comunità locali.

Una visione positiva del futuro

La risposta data dal movimento delle Città in Transizione è quella di progettare e realizzare società e comunità locali de-carbonizzate. E’ quindi una visione che oltrepassa il tradizionale pensiero ambientalista, che non si ferma alla sensazione di smarrimento e paura che facilmente possono assalirci.

La creazione di nuovi rapporti umani e nuove relazioni economiche e produttive a livello locale possono rafforzare un sentimento di fiducia. Possiamo affrontare l’era post-petrolifera senza per questo tornare all’età della pietra affidandoci ad una rivoluzione che parte dal basso.

Scarica un foglio di sintesi realizzato dagli amici di Lame in Transizione: SchemaTransizione

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