“Il 2012 è stato l’anno in cui più cittadini e luminari sulla Terra abbiamo mai parlato della realtà del cambiamento climatico prima d’ora. Senza dubbio, le dimensioni della siccità e dei disastri naturali in tutto il pianeta hanno reso la continua negazione assurda, ma così hanno fatto anche una pletora di documenti di temperature in aumento, ghiaccio polare che fonde e di livelli del mare che aumentano“. Così inizia un inquietante articolo scritto da Carolyn Baker che si può leggere nella sua versione italiana sul sito di Ugo Bardi. Molto interessante è la correlazione con gli aspetti psicologici e la violenza
Rapporto Ipcc: sempre più alluvioni, ondate di calore, e fenomeni estremi
22/11/2011Troppo presa dalla crisi e dal nuovo governo la stampa italiana ha praticamente ignorato, o relegato in un trafiletto, il nuovo ”Summary for policymakers of the special report on managing the risks of extreme events and disasters to advance climate change adaptation” (Srex) che l’Intergovernmental panel on climate change (Ipcc) ha presentato a Kampala, il 18. Eppure quel sommario di un rapporto che nella sua versione integrale verrà presentata nel febbraio 2012, dovrebbe essere attentamente letto proprio dai decisori politici ai quali è destinato, a cominciare da quelli delle 5 Terre, di Genova, della Lunigiana e dell’Isola d’Elba che si sono visti travolti, solo pochi giorni, fa, da eventi meteorologici “eccezionali ed inaspettati” (ma sempre più frequenti e violenti) in territori sempre più fragili e cementificati. Per approfondire ….
Pakistan: una nuova inondazione dopo quella del 2010
13/10/2011Forse è per via del déjà-vu, ma i media italiani ne parlano poco o niente. Come un anno fa il Pakistan è devastato dalle alluvioni: stavolta colpiscono il Sud anzichè il Nord del Paese. I morti sono più del doppio, anche se l’area colpita è più ristretta. Di anno in anno la frequenza dei disastri ambientali causati dai cambiamenti climatici mostrano la gravità del problema. Per saperne di più …..
Clima 2010, un anno terribile anche per i costi
16/09/2011Le compagnie assicurative sono la lobby che per prima si è accorta della serietà della questione climatica e che da sempre fa pressioni affinché si riduca l’impatto del riscaldamento globale.Quello passato è stato un anno terribile in quanto a disastri naturali: il secondo per danni economici da quando le compagnie assicurative hanno iniziato a tenere il conto, nel 1980. Le catastrofi naturali nel 2010 sono state 960 e hanno causato perdite economiche per 150 miliardi di dollari mentre le compagnie assicurative hanno dovuto sborsare 37 miliardi. Leggi l’intero articolo ….