Mercalli: siamo nella merda fino al collo

24/05/2014

luca-mercalliFinchè uno scienziato rimane nei confini dei calcoli, presentando rapporti chiari e lucidi sulla fine del mondo… si può confinare nella teoria, nel panorama dei “forse” e dei “però”. Ma, quando il professor Mercalli, una tra le voci più autorevoli del panorama scientifico italiano ed europeo, perde l’abituale positività e chiarezza, dichiarando senza mezzi termini che il V rapporto IPCC (Intergovernmental Panel Climate Change) sui cambiamenti climatici, le cui conclusioni sono state pubblicate da breve tempo, ribadisce le problematiche del clima, in particolare che “Non è vero che riusciremo a risolvere i problemi, che va tutto bene: siamo nella merda fino al collo.”. Per approfondire ….


IPCC: riassuntino sullo scenario

06/04/2014

Ipcc_fig1-5Ogni tanto è utile fare il punto sulla situazione di “scenario” in modo da avere un quadro fresco e aggiornato. Oggi, fortunatamente, è molto più facile di quando abbiamo cominciato, la consapevolezza cresce e cresce la disponibilità di dati abbastanza affidabili. La notizia del momento è ovviamente l’uscita del 5° rapporto IPCC sulla situazione climatica. Leggi l’articolo apparso su Transition Italia ….


IPCC: Il quinto rapporto sui cambiamenti climatici

06/04/2014


Adesso c’è la prova definitiva: è l’uomo che cambia il clima

26/09/2013

ricerca-cambiamentiDomani, dopo 5 anni di lavoro, arriva il testo ufficiale dell’Onu. Gli scienziati: ora la questione è politica e culturale. Venerdì 27 settembre 2013, uscirà l’atteso sommario per i decisori politici del Quinto rapporto sul clima dell’Intergovernmental Panel on Climate Change, organo delle Nazioni Unite fondato nel 1988. Interessante articolo di Luca Mercalli pubblicato sulla Stampa. 


“Dieci anni per salvare il pianeta”. L’allarme degli scienziati dell’Onu

23/09/2013

10-anni-cambiamentoLe anticipazioni sul quinto rapporto dell’IPCC che sarà reso noto il 27 settembre. Il testo, 2.200 pagine frutto di 6 anni di lavoro di oltre 200 cattedratici coadiuvati da 1500 esperti, è ora al vaglio dei governi ma i numeri sono ormai definiti. Gli scenari previsti per la fine del secolo sono quattro. Nel più drammatico i mari saliranno di 62 centimetri e la temperatura crescerà di 3,7 gradi rispetto al periodo 1986 – 2005: dunque sfonderà il muro dei 4 gradi rispetto all’epoca preindustriale. Vai all’articolo apparso su Repubblica …


Il fotovoltaico conviene ancora: ecco perché è ancora un buon affare

07/08/2013

fv-convnieneIl Quinto Conto energia, è arrivato alla fine e dal 6 di luglio 2013, non è più possibile richiedere gli incentivi correlati all’allaccio di un impianto fotovoltaico di qualunque tipo e dimensione. Molti persone quindi sono erroneamente convinte che non sia più utile fare installare un impianto Fotovoltaico sul proprio edificio: sbagliato, ci sono ancora due grandi vantaggi, il primo di natura economica, l’altro di impatto sostenibile. Al di la dei numeri di installazione di questi anni, dei mega installati e delle percentuali di energia prodotta, guardiamo ai dati oggettivi e interessanti: installare un impianto rinnovabile fa risparmiare. Per saperne di più …


Rinnovabili, proposte modifiche al quinto Conto Energia

07/05/2012

In vista della Conferenza Stato-Regioni, programmata per il 10 maggio, che dovrà esprimere il suo parere sulle due bozze di decreto, le Associazioni del settore* presenteranno domani alla stampa le proprie proposte di modifica ai decreti e le linee guida per il futuro della generazione distribuita ed efficiente in Italia. Le stesse proposte verranno presentate anche al Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, in occasione degli “Stati generali delle rinnovabili e dell’efficienza energetica in Italia” in programma il 9 maggio a Verona nell’ambito di Solarexpo, la Fiera internazionale dedicata alle rinnovabili e alla generazione distribuita. Leggi tutto l’articolo su EdilPortale ….


Le prime indiscrezioni sul quinto conto energia

27/03/2012

Quinto Conto Energia. La bozza venuta alla luce lo scorso weekend con tanto di intestazione del Ministero dello Sviluppo Economico non ha ancora una provenienza certa. Potrebbe trattarsi di fonti interne ad Enel, anche se la società si sarebbe detta estranea alla questione. Ma in attesa che si faccia chiarezza sulla vicenda, le associazioni di categoria hanno chiesto all‘MSE e al Governo di andare a fondo. Leggi l’articolo ,,,,,